ARCHEOFEST 2016. III EDIZIONE A MORCIANO DI LEUCA
Tra la mano e l’utensile ha inizio un’amicizia che non avrà fine.
L’uno comunica all’altro il suo calore vivo
e continuamente lo plasma.
Quando è nuovo, l’utensile non è “fatto”;
bisogna che tra esso e le dita che lo impugnano
si stabilisca un accordo formato di appropriazione progressiva,
di gesti lievi e coordinati, di abitudini reciproche e anche di una certa usura.
Allora lo strumento inerte diventa una cosa viva.
Focillon H.
Giunge alla sua terza edizione la manifestazione ARCHEOFEST che Paleoes in collaborazione con il Comune di Morciano di Leuca, l’Associazione Archès e le altre realtà culturali presenti sul territorio organizza in Salento.
Dall’8 al 10 luglio Palazzo Strafella di Morciano di Leuca ospiterà gli eventi che avranno come tema la riscoperta delle nostre radici a partire dalla preistoria con i temi dell’evoluzione fino al recupero e valorizzazioni del territorio.
Dalla pietra alle resine, dalle fibre naturali alle reti, dai minerali ai metalli. Tre giorni per sperimentare e comprendere le nostre radici attraverso un percorso pluri-tematico alla riscoperta delle tecnologie antiche.
Lo studio della preistoria e della storia, attraverso l’archeologia sperimentale porta alla riscoperta del mondo naturale in cui vivevano i nostri antenati e dal quale ricavavano il necessario per il vivere quotidiano. L’archeologia sperimentale è quindi, un importante strumento di recupero del rapporto con la natura, un’opportunità unica per l’apprendimento e per la comprensione di una storia che da millenni accompagna il nostro cammino.
La filosofia ha distinto due umanità, quella dell’Homo sapiens, la nostra, e dell’Homo faber, creatura teorica che avrebbe avuto come sola caratteristica umana il possesso dell’utensile.
La pratica del saper fare, anche mediante lo studio della tecnologia preistorica, svela invece l’unicità dell’umanità e fonde insieme i due paradigmi filosofici, creando un Homo tecnologico in cui si manifesta la capacita di prevedere e di realizzare schemi progettuali, trasformando il pensiero in progetto e il progetto in utensile.
La manifestazione che si svolge sotto il patrocinio del SAC Porte d’Oriente-Regione Puglia- Unione Europea.
Il programma è ricco di appuntamenti. Si va dalle conferenze alle visite guidate ai laboratori di archeologia sperimentale con aree espositive permanenti: il mestiere dell’archeologo, linguaggi preistorici, la lavorazione della pietra, la tessitura in antico, la lavorazione dei metalli, la navigazione nell’antichità. Inoltre, grazie all’approccio che Paleoes ha nella sua vision di valorizzare la componente etnoarcheologica ed etnologica, si prevedono anche aree espositive per i mestieri tradizionali salentini che riguarderanno: la cesteria, la costruzione delle nasse e delle reti da pesca, le tecniche di costruzione con la pietra a secco e la tessitura in Salento. Durante i tre giorni i partecipanti si troveranno di fronte alle materie primordiali, alle tecniche di realizzazione e ai gesti ritrovati, grazie all’archeologia sperimentale. Inoltre, verranno proposte attività laboratoriali per bambini che riguarderanno: il mestiere dell’archeologo, le tecniche di scheggiatura della pietra, il linguaggio preistorico, la fusione dei metalli e la navigazione antica.
E’ previsto un contributo di 3,00 euro ad entrata (5,00 con aperitivo letterario), 5,00 euro per i laboratori e 5,00 euro per le visite guidate.
L’Associazione Paleoes, fondata nel 2014, è costituita da archeologi sperimentali, antropologi, specialisti nello studio delle tecnologie antiche e della loro riproduzione. Obbiettivo principale è la ricerca scientifica in ambito archeologico ed etnografico e la sua divulgazione mediante l’ausilio dell’archeologia sperimentale. È specializzata anche nell’uso delle nuove tecnologie per lo studio e la valorizzazione del patrimonio culturale.