NON USCIRE DALLA TUA TERRA!
Come andarsene in giro anche quando non si può
ovvero
Eludere i domiciliari prima del Coronavirus
Un’altra trovata geniale di Papa Galeazzo
Protagonista di questa gustosa storia è ancora una volta il nostro eroe salentino, don Galeazzo De Palma, conosciuto come “Papa” Caiazzu”.
Il racconto si inserisce nell’incessante scambio di “riguardi” che caratterizzò sempre il rapporto tra il nostro sacerdote di Lucugnano e il suo diretto superiore, il Vescovo di Alessano[1], simile a quello di un Don Camillo e Peppone ante litteram…
Le prescrizioni del Vescovo risultavano spesso limitanti per il nostro prete, che, per indole ribelle e poco ossequioso delle gerarchie (non solo ecclesiastiche), trovava il modo per eluderle. Le trasgressioni del Nostro, però venivano di frequente sanzionate e punite con severi provvedimenti ai quali egli rispondeva puntualmente con trovate dello stesso tenore.
Si innescava, così, una catena di botta – e – risposta, piccole vendette e dispettucci di esilarante comicità, dove emerge vincente in tutto il suo machiavellico splendore l’astuzia di “Papa Caiazzu”.
La punizione
Anche questa volta, “Papa Caiazzu” aveva subito un procedimento disciplinare – definiamolo così – per una marachella fatta ai danni del Vescovo. Poiché quest’ultimo lo aveva diverse volte punito conferendogli incarichi in luoghi sgraditi, lontani da Lucugnano, ed ogni volta “Papa Caiazzu” l’aveva fatta franca, il Vescovo cambiò strategia. Esasperato, gli aveva intimato questa volta, perentoriamente, di non lasciare la propria terra, Lucugnano, e che per nessun motivo doveva azzardarsi a varcare i confini parrocchiali.
Antica strada carraia tra Lucugnano ed Alessano.
“Papa Caiazzu” per un certo periodo si attenne alla disposizione, ma, passato del tempo, un po’ perché aveva necessità di andare ad Alessano, un po’ perché voleva fargliela pagare al suo Vicario, ne pensò una delle sue.
La vendetta
Un giorno si fece portare dal servo un carretto, dando prima delle disposizioni per prepararlo, e, attaccata una coppia di buoi, salì sopra dirigendosi ad Alessano. Nei pressi del cortile della curia vescovile, iniziò a gridare e, agli uscieri che gli chiedevano ragione di quegli schiamazzi, egli rispose di far venire fuori il Vescovo. La richiesta sembrò irragionevole e fuori luogo – non si poteva disturbare Sua Eccellenza! – perciò ne nacque un diverbio finché lo stesso diretto interessato, attirato dal vociare della discussione, si affacciò dalla loggia del palazzo.
Appena vide Papa Galeazzo, che sul carretto era spaparanzato su una poltrona, divenne paonazzo per la rabbia ricordandosi quanto ordinato.
“Don Galeazzo, che cosa vi avevo detto?? Non dovete lasciare per nessun motivo la vostra terraaa!!!
“Papa Caiazzu”, che non aspettava altro che quel momento per trionfare e prendersi la rivincita sul Vescovo, con l’espressione più serafica del mondo rispose:
“Vostra Eccellenza, non ho contravvenuto affatto al vostro ordine. Infatti stavo discutendo con i vostri uscieri perché veniste voi fuori Voi. Io non posso scendere da qui e mettere piede nella terra di Alessano”.
“Ma come, vi state prendendo gioco di me? Sì, che siete uscito fuori dalla vostra terra!”
“Vostra Eccellenza, siete in errore! Io sono esattamente seduto sulla mia terra, la terra di Lucugnano: questa infatti è la terra del mio orto!” E, presa una manciata della terriccio che il servitore gli aveva caricato coprendo tutto il fondo del carretto, iniziò a spargerla sui presenti e sui dipendenti che erano corsi a vedere quel siparietto.
E anche il Vescovo scoppiò a ridere, riconoscendo ancora una volta la trovata del geniale prete di Lucugnano.
Postilla
Nel Medioevo il termine “terra” indicava un borgo fortificato, circondato da alte mura e protetto da un castello. Ancora oggi rimane il ricordo di quell’assetto urbano nella toponomastica: basti pensare a Borgo Terra di Muro Leccese o Castrignano del Capo.
Nota
[1] Il racconto originale riporta il Vescovo di Alessano, ma in realtà Lucugnano ha sempre fatto parte della Diocesi di Ugento, anche prima del 1818, quando la sede vescovile di Alessano-Leuca fu soppressa e accorpata a quella di Ugento, a seguito della bolla De utiliori di Papa Pio VII.
Per approfondimenti sulla figura di Papa Galeazzo: https://www.associazionearches.it/papa-galeazzo-tra-leggenda-erealta/
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