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Associazione Archès

Ogni liccio un capriccio. Corso di tessitura antica a Corigliano d’Otranto

ogni liccio un capriccio

Il colore delle varie essenze di legno, i fili che si intrecciano sull’orditore, i licci dalle trame complicate, i denti dei pettini di canna, le mani veloci e sapienti che ripetono gesti millenari. 
È affascinante la tessitura; è affascinante perché è la sintesi di conoscenze e tecniche immateriali e materiali. Tutto ha un posto, tutto un ordine ed uno schema, che poi si traduce in trame e in stoffe a “pinto” o “a fiocco” ora straordinariamente raffinate, ora irresistibilmente più grezze. 
Le abili artigiane, le maestre tessitrici che ci hanno guidato mercoledì 9 marzo e ci guideranno per altri sei incontri, sono Silvana Rubrichi e Filomena Paiano della Fondazione “Le Costantine” di Casamassella, frazione di Uggiano la Chiesa, luogo rivolto al Salento levantino, ricchissimo di tradizioni e memorie che viene la vertigine al solo pensarci.
La preparazione di questo laboratorio è stata una ricerca stimolante, un’opportunità di ricerca e di conoscenza che ci ha condotto da Salve a Corigliano e poi Alliste, dove abbiamo “scovato” un telaio dei primi del novecento che presto verrà restaurato e tornerà ad essere funzionante. Accanto a questa nuova (o vecchia?) acquisizione, nella nostra sala presso le Officine Agorà di Corigliano d’Otranto abbiamo montato, un giorno prima della partenza del laboratorio, altri tre telai e un orditore sui quali ci si allenerà nelle prossime settimane.  
Il primo giorno di tessitura abbiamo fatto “le prove d’organo”. Sì, perché la tessitrice che siede al telaio è un’organista, muove mani e piedi sulla pedaliera di legno, seguendo schemi e tecniche preordinate. E abbiamo fatto un po’ le veci di Penelope: tra risate e ravvedimenti, si è disfatta la tela sbagliata! 
Marilena, una delle corsiste, ci ha confidato: ” Ho trattenuto le lacrime…per me partecipare a questo laboratorio è un sogno”. Ora, questa affermazione potrà sembrare esageratamente sentimentale, ma non fatichiamo affatto a comprendere il suo entusiasmo di sarta abituata da una vita a stare a contatto tra stoffe e modelli. 
L’arte della tessitura è un mondo complesso e affascinante, che richiede al tempo stesso metodica pazienza e creatività, ordine e fantasia; l’arte di intrecciare le fibre è ancestrale eppure rinasce sempre nuova ogni volta che ci si appresta al lavoro. Il montaggio dei telai, il suono dei colpi del pettine ci ha ricollegati emotivamente con il nostro passato più prossimo eppure del quale abbiamo già perso traccia. Infatti, fino a 50 anni fa il telaio era uno strumento familiare, che l’irrompere dei prodotti industriali del dopoguerra e con la riduzione degli spazi domestici ha perso la cittadinanza nel nostro paesaggio culturale e affettivo.
Prossimo appuntamento: mercoledì 23 marzo. Chi vorrà venirci a trovare è il/la benvenuta/o! 
Per ulteriori informazioni invitiamo a chiamare Melissa Calo’, dell’Associazione culturale Archès, o mandare una mail ad associazionearches@gmail.com