PROGETTO SAC PORTA D’ORIENTE- “LA STORIA E IL MITO” DI PALAZZO RAMIREZ, SALVE -AGGIUDICATARIA: ASS. ARCHES
Un tempo, quando le scuole chiudevano i battenti, i bambini e i ragazzi venivano mandati a bottega; le bambine e le ragazze solitamente “dalla mescia”. Ricamo, cucito, falegnameria: la scelta era ampia, proibito l’ozio. Quest’anno, durante le mattine e i pomeriggi d’estate, sembrerà in alcuni paesi del Capo di ritornare proprio a tanti anni fa. Non solo i più piccoli, ma anche gli adulti, in ferie dal lavoro, e i turisti, in cerca di esperienze diverse dalla spiaggia e dal mare, avranno la possibilità di partecipare a diversi laboratori gratuiti progettati nell’ambito del SAC “Porta d’Oriente”: La storia e il mito.
A partire da luglio e fino alla fine di settembre, saranno attivati otto percorsi laboratoriali, ognuno dei quali ha scelto un simbolo del territorio come pre-testo per raccontare il formidabile patrimonio immateriale del Salento più a sud e a levante: i miti, le leggende, i racconti, la storia. Il passato più esatto lo svelerà l’archeologia, quello più saporitamente fantasioso il racconto orale e l’antropologia.
L’organizzazione del progetto è stata affidata all’Associazione Culturale Archès, che proprio a Salve ha mosso i suoi primissimi passi: Nicola Febbraro e Marco Cavalera, che qui sono cresciuti, battendo il territorio palmo a palmo, insieme a Paolo Cosi e a Luca Pelagalli, nel corso di ricognizioni di superficie individuarono tantissimi siti, tra cui una necropoli dell’Età del Rame, tra le più importanti a livello nazionale e non solo. L’aggregazione delle conoscenze maturate in 10 anni di studi è confluita in uno dei testi fondamentali per la conoscenza del passato locale fino alla tarda antichità: “Archeologia del Salento. Il territorio di Salve dai primi abitanti alla romanizzazione”, volume in corso di ristampa. A partire dalla carta archeologica del libro sono stati progettati dei percorsi turistici-archeologici sul territorio, con il patrocinio della Città di Salve, che hanno riscontrato un grande interesse nei visitatori.
Archès, nel progettare i laboratori, ha voluto sì fornire ai partecipanti gli strumenti per orientarsi e dotare di senso il proprio operato sotto forma di seminari e lezioni frontali, ma ha cercato soprattutto di privilegiare la dimensione pratica e fattuale, avvalendosi della più ampia collaborazione e professionalità di esperti, enti, associazioni che operano in ambito territoriale e nazionale, come Arci Cassandra, il Presidio del Libro e Archivio del Libro di Artista “Verbamanent” di Sannicola, “‘Aremu” di Calimera, l’Ecomuseo di Vereto, Concentus/Tempus Saltandi di Campi, Ass. TAM Terre Archeorete del Mediterraneo, Paleoes di Roma, La bottega del Teatro Povero di Tricase, The Hell.
A Salve, Palazzo Carida-Ramirez, il “bene principale” del Sac è sede di 4 laboratori.
“History for children” ha come destinatari i bambini delle scuole elementari. Una linguista e un’esperta di formazione primaria hanno l’obiettivo di far conoscere i miti ai piccoli partecipanti aiutandoli ad esprimersi in inglese.
“Come farò a diventare un mito” si propone di far creare un libro d’artista a partire dalla fabbricazione della carta e con l’uso della stampa con un torchio a stella. Per la prima volta a Salve un maestro cartaio insegnerà i segreti della fabbricazione di questo materiale a partire da essenze naturali, come il fico e il gelso.
Dal 20 al 24 agosto si terranno dei laboratori di Archeologia didattica condotti da esperti ai quali è stato affidato il prossimo scavo di grotta Romanelli a Castro. I partecipanti saranno chiamati a scheggiare la pietra, a lavorare i metalli, a cardare e filare la lana usando strumenti dell’Età dei Metalli.
Due fine settimana a settembre, l’11-12 e il 18-19, saranno dedicati alla produzione del sapone e le pratiche di cosmesi del mondo antico.
A Morciano di Leuca, invece, presso il Centro ricreativo, si partirà mercoledì 29 luglio, alle 20, con “Lu lettu de la zita”, che indagherà le usanze e le consuetudini intorno alla preparazione e presentazione del corredo dotale delle spose di un tempo. Non solo saranno delineate le coordinate storiche ricostruite da lavori di ricerca in archivio di studiosi locali, ma si ripercorreranno alcune tecniche di artigianato, come la tessitura su telai senza licci, tipici del Capo di Leuca, il macramè e la decorazione ad ago. La particolarità di questo laboratorio sarà l’estrazione dell’indaco, o guado, dalla pianta di Isatis Tinctoria, con la quale si tingeranno del caratteristico colore blu le stoffe.
A Patù invece l’intera cittadina è coinvolta nella costruzione della Mappa di Comunità, un documento che si propone di ricercare e consegnare a futura memoria le peculiarità immateriali del luogo. Particolarmente coinvolgente è stata l’escursione ad apertura del laboratorio lunedì 20 luglio, organizzata con l’associazione TAM (Terre Archeorete del Mediterraneo) ed Ecomuseo di Vereto, che ha visto raccontare gustosi aneddoti da parte delle persone più anziane.
Un po’ più corposo è il laboratorio “C’era una volta a Leucadia” che ha già un notevole numero di iscritti magistralmente diretti dal prof. Pasquale Santoro riguardante la narrazione e il teatro e si terrà, fino al 30 settembre, presso la Sala del Trono di Tricase.
Musica e danze storiche saranno i protagonisti l’ultima settimana di agosto a Castro, per il laboratorio “Lo sbarco di Enea”, una lettura coreutica e musicale del mito che caratterizza questo luogo, a cura dell’associazione “Concentus- Tempus saltandi” di Campi Salentina.
Per informazioni: www.associazionearches.it o sacsalve@gmail.com, 347.06095983 (Melissa Calo’) 388.8417550 (Giacomo Cazzato) 340.5897632 (Marco Cavalera).