TORRE SABEA (GALLIPOLI). UN SITO DEL NEOLITICO DA TUTELARE E VALORIZZARE.
di Antonio Piccinno Il sito neolitico di Torre Sabea (Gallipoli) è ubicato su un promontorio a nord di Gallipoli, sulla litoranea che dalla città ionica porta a Santa Maria al Bagno. L’insediamento sorge sul litorale brullo e roccioso, dominato da una torre costiera del XVI secolo.
L’area dell’insediamento insiste su una spiaggetta di piccole dimensioni – circa 80 mq – nelle cui vicinanze sfocia un ruscello di acque sorgive, attualmente inquinato dallo scarico di acque reflue del depuratore di Sannicola. Negli anni ’70 del secolo scorso il sito neolitico è stato anche interessato dalla realizzazione di uno stabilimento balneare da parte del residence “Rivabella”, che ne ha obliterato l’area archeologica attraverso l’utilizzo di mezzi meccanici. La concessione per l’effettuazione dei suddetti lavori era stata rilasciata dalla capitaneria di porto di Gallipoli. L’insediamento più antico di Torre Sabea è riferibile al periodo neolitico ed è stato oggetto di indagini stratigrafiche da un equipe di studiosi dell’Università di Lecce, diretta da Giuliano Cremonesi. Lo scavo archeologico ha permesso di definire al meglio l’identità del gruppo umano delle prime civiltà agricole scoperte nel Salento. Nello specifico sono stati rinvenuti frammenti di ceramica, risalenti a circa 9000 anni fa, decorati con motivi primitivi e disorganizzati, come impressioni ottenute con le unghie o con conchiglie marine e incisioni geometriche. Unitamente ai reperti ceramici sono stati raccolti numerosi manufatti in selce bianca, alcune macine frammentate e vari oggetti di ornamento. Di notevole importanza archeologica fu il rinvenimento di tracce di strutture di capanne pertinenti il villaggio neolitico – tra cui dei focolari utilizzati per la cottura di cibarie – e una tomba di inumato di sesso maschile, asportata dal sito, tagliando la roccia di base con un macchinario speciale, e trasportata a Pisa per essere scavata e studiata.
Articolo pubblicato nel periodico di informazione locale “Lo Scirocco” (novembre 2009).